martedì 23 aprile 2013



1001 sassi «invadono» il centro storico

 


BELLUNO La “resistenza”: un concetto chiave, che si applica non solo al 25 aprile, ma che riguarda l’esistenza di ogni persona. Un concetto che, in periodo di crisi, torna alla ribalta più che mai. È con questa convinzione che Aurelio Fort e Alfonso Lentini hanno deciso di dar vita al progetto “Resistere per Ri/esistere”. E per parlare di Resistenza, proprio a partire dalla giornata in cui si celebra la Liberazione, i due artisti hanno scelto i sassi, «che sono diversi da un muro», ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Belluno Claudia Alpago Novello, «in quanto un muro è immobile, mentre le pietre si spostano, sono “forti” e nello stesso tempo mobili, come le diverse personalità di ciascuno di noi». Giovedì il centro storico di Belluno sarà proprio “invaso” da un’ondata di sassi, precisamente 1.001, che andranno a costituire l’installazione urbana che sarà allestita da Fort e Lentini. Il progetto “Resistere per Ri/esistere” è iniziato ormai sei mesi fa e gode della collaborazione di Comune, Cgil, Anpi provinciale, Isbrec e del sostegno di Comitato locale dell’Aics e Collezionismo filatelia numismatica Belluno. Da allora ha coinvolto un grandissimo numero di adesioni, «precisamente 600 da tutte le regioni d’Italia e di persone di tutte le professioni e classi sociali», ha sottolineato Fort. «Ma non solo: anche dall’estero, rappresentando circa 40 nazioni e tutti e 5 i continenti. Questo grazie all’apposito blog che abbiamo costruito e alla diffusione nei social network». «Quello della diffusione è l’obiettivo a cui puntavamo», ha evidenziato Lentini, «perché la “resistenza” è un concetto universale e con questa iniziativa verrà non solo celebrato, ma anche rivitalizzato tramite il linguaggio dell’arte contemporanea, costringendo a guardare le cose in modo diverso». Da giovedì, tra le vie, le piazze e gli angoli del centro storico si potranno quindi trovare dei sassi su cui è impresso il nome del progetto, un riferimento all’idea di “resistenza”, oltre alla firma di chi ha aderito e alla sua impronta digitale. Tanti nomi di comuni cittadini e anche altri più noti, locali e non: da Tiziano Scarpa a Emilio Isgrò, passando per Fiorella Mannoia. Quattro sassi sono stati dedicati alla memoria di Salvatore Cacciatore, Giuseppe De Zordo, Valentino Andreani, Gianni Piazza, partigiani impiccati dai nazisti a Belluno il 17 marzo 1945. «I sassi potranno essere raccolti da chi lo desiderasse», ha precisato Alpago Novello, «meglio se a partire dalla sera del 25, in modo che possano restare in modo simbolico per tutta la giornata». «Abbiamo anche pensato di trasformare l’installazione urbana in qualcosa di più ampio e inclusivo», ha aggiunto Lentini, «organizzando quindi una mostra con i tantissimi lavori che ci sono pervenuti, legati alla parola “resistere”. Lavori bellissimi che hanno permesso al progetto di evolvere». La mostra sarà inaugurata alle 11 di giovedì all’Istituto “Catullo” di Belluno, che la ospiterà fino al 4 maggio (il 25 aprile 11-13 e 15-18; i giorni successivi, dal lunedì al venerdì 8-22, sabato 8-13). E per giovedì è previsto anche uno speciale annullo filatelico, «che rappresenta l’immagine di un bambino che mostra con la mano alzata un sasso», ha commentato Vladimiro Orlich, responsabile cultura Aics e presidente del Circolo numismatico. «Immagine scelta per il progetto. Le cartoline si potranno acquistare prima all’Aics, oppure il 25 aprile, dalle 9.30 alle 14, direttamente al gazebo delle Poste che sarà allestito in piazza Martiri. Nello stesso orario si potrà effettuare l’annullo, con un contributo di 5 euro a cartolina».

Martina Reolon


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