IL NOSTRO PROGETTO




IL NOSTRO PROGETTO

È la più audace delle utopie, la più irriducibile delle speranze: resistere contro ogni forma di oppressione per esistere di nuovo, per tornare ad essere donne ed uomini liberi di affermare la propria storia e la propria vita.
Le montagne, la roccia, i sassi hanno una familiarità fisica con la Resistenza non solo perché partigiani e ribelli hanno sempre attraversato e vissuto questi luoghi come base per le loro battaglie, ma perché, grazie alle loro forme proiettate verso l’alto, le montagne evocano l’dea stessa di libertà.
I sassi, le sassaiole, sono inoltre le armi dei bambini, dei poveri, degli esclusi.

A partire da queste considerazioni, in occasione della festa della Liberazione, a Belluno, città medaglia d’oro per la Resistenza, abbiamo realizzato una grande Installazione Urbana.

  • Poiché l’arte lavora sui mutamenti e sulle moltiplicazioni dei significati, con il nostro progetto abbiamo voluto puntare l’attenzione sulla parola Resistenza per innescare un meccanismo di risonanze e proliferazioni di senso.

  • Collegando la nostra azione alla data cruciale del 25 aprile, abbiamo voluto mettere in risalto il significato fondante che questa parola assume nella nostra storia di cittadini italiani e nello stesso tempo stimolare una riflessione sui diversi significati che la parola Resistenza può assumere oggi e sui valori che essa può rappresentare.

  • Invitando simbolicamente a partecipare artisti e cittadini di tutto il mondo, abbiamo voluto dare alla nostra Installazione Urbana il carattere di un’azione collettiva grazie alla quale Belluno, che è stata protagonista nella Guerra di Liberazione, si è trasformata in spazio di accoglienza, collettore di idee e pluralità; perché crediamo che la Resistenza sia un simbolo universale che tende al superamento delle barriere fra i popoli.

  • A chi ha voluto partecipare, abbiamo perciò chiesto un’assunzione di responsabilità sulla forza significante e sul valore attuale della parola “resistenza”.



Il progetto è stato patrocinato 
dall'Assessorato alla Cultura  

del Comune di Belluno



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